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Con una tecnica romanzesca ispirata al cinema, "Ai margini della notte" presenta la vita notturna - tra il crepuscolo e mezzanotte - nel quartiere del porto di Brema. Una pellicola in bianco e nero, in cui Lampe svolge davanti al lettore un fascio di esistenze parallele o allacciate: monelli scorrazzanti, madri preoccupate, doganieri in uniforme, ragazze facili, marinai, studenti universitari, vecchi che si spengono, artisti del varietà, lottatori... E per quanto breve sia la loro apparizione sulla scena, l'humour bremese di Lampe, riesce a rivelare il segreto e la diversità dei loro animi e la condizione umana di un microcosmo sul margine della catastrofe.